Ho conosciuto Metro-Polis una bella serata di maggio, proprio
nel periodo della mia vita in cui ho deciso di seguire il consiglio di Eleanor
Roosevelt: fai ogni giorno qualcosa che ti spaventa!
A questo punto mi rendo conto che devo dirvi che cosa mi
spaventa: ebbene mi spaventa espormi! Per chi non mi conosce, capisco che
questo non vuol dire molto, mentre chi mi conosce starà pensando che è
impossibile, visto che per passione faccio teatro, da ormai 16 anni.
Il fatto è che finché lavoro su opere teatrali di altri,
come attrice, non mi sento esposta, anzi sono grata di poter diventare qualcuno
immaginato da qualcun altro, che non sono io. Le cose cambiano quando si tratta
di esprimere me stessa, con i miei pensieri e con la mia visione del mondo,
questo mi mette ansia e mi blocca.
Non so dirvi perché e come sia successo e non dico che sia successo all’improvviso, ma da qualche tempo ho deciso di darmi una possibilità e di credere in me stessa E pian piano la vita, inviandomi una serie di segnali, mi ha dato le opportunità di esprimermi, a condizione che fossi disposta a espormi.
Il primo passo è stato quello di iniziare un percorso di
Teatro di Improvvisazione, perché l’assenza di un copione è per me qualcosa di spaventoso
e quindi mi è parso il modo migliore per onorare il mio impegno verso Eleanor.
Tra tutte le strade possibili che Bologna mi
offriva in questa decisione, ho incontrato Teatro A molla (primo segnale):
qui l’improvvisazione è, anche, liberazione dal giudizio, accettazione di sé e
degli altri e, soprattutto, gioia. Qui ho incontrato persone che, secondo me,
fanno parte di una specie particolare, ancora non classificata, o forse vengono
da un altro pianeta o da un universo parallelo, non saprei, ma me ne sono
follemente innamorata.
Certo, ci ho messo un po’ a
lasciarmi andare (la mia meravigliosa insegnante del primo anno, Olli Rasini,
lo potrà sicuramente confermare) e tanto lavoro devo ancora fare, ma ci sto
prendendo gusto: a settembre inizio il terzo anno.
Continua...